La Città e la Storia

LA CITTA’

Negli ultimi anni Reggio nell’Emilia è stata classificata tra uno dei capoluoghi italiani con la migliore qualità della vita e modello per l’elevato livello dei servizi. Offre tanto ai propri abitanti, ma ci sono molte potenzialità anche per i turisti. La storia di Reggio scorre attraverso varie epoche di cui si ha testimonianza da antichi monumenti a grandi opere architettoniche contemporanee. Il tutto è contornato dalle specialità della gastronomia locale: dai cappelletti reggiani fino ai dolci, come la torta di riso…il tutto accompagnato dal classico Lambrusco.
Il centro storico di Reggio Emilia è delimitato un esagono che un tempo era percorso dell’antica cinta muraria, abbattuta alla fine dell’Ottocento. Diversi i monumenti da visitare: in particolare la Basilica della Madonna della Ghiara o la barocca Basilica di San Prospero, la Sinagoga e la maestosa facciata neoclassica del Teatro Municipale..
Reggio è una città che è sempre stata al passo con i tempi, adeguando anche il suo gusto all’arte più contemporanea. Un tempo, simbolo della città, poteva essere la cinquecentesca piazza dei leoni, oggi la si ricorda per i ponti di Santiago Calatrava per la linea dell’alta velocità ferroviaria e alcune importanti opere di recupero architettonico-urbanistico, come il Centro Culturale Gerra.

 

UN PO’ DI STORIA

Reggio Emilia nasce nel II secolo, in epoca romana, benché ci siano fonti non accreditate che collocano la sua nascita in epoche precedenti. Nasce come ‘castrum’ o meglio, come sede di approvvigionamento delle truppe romane lungo la via Emilia, che prende il nome dal suo fondatore Marco Emilio Lepido. La città stessa ne eredita il nome. Le fonti scritte del periodo la citano col nome di Regium Lepidi.
Le prime notizie certe del Cristianesimo reggiano si hanno verso la metà del IV secolo: fu l’imperatore Valentiniano III a proclamare la sottomissione del vescovado di Reggio alla Chiesa di Ravenna. Nel 701 la città si onorò di un insigne monumento: il Tempio di S. Prospero. Ci sono fonti incerte che attestano che lo stesso Carlo Magno diede alla nostra città la facoltà di fondare Scuole pubbliche. Siamo in età feudale. Reggio è un ducato (data al 787 la elezione del primo Duca reggiano). Nel secolo IX viene costruito il primo Ospedale reggiano.
Matilde di Canossa, uno dei personaggi chiave della storia reggiana – di cui quest’anno si festeggia il IX centenario della morte (1046 – 1115) – è in realtà ancora una leggenda. Fu a capo di uno stato che si estendeva da Mantova a Lucca, e fu protagonista dello scontro fra Impero e Papato. Fu grazie a Lei che l’imperatore Enrico IV ricevette il perdono del Papa. L’evento si svolse a canossa e la storia racconta che l’imperatore fu costretto a trascorrere tre giorni a piedi nudi sulla neve, prima di ricevere udienza.
Il momento di maggiore sviluppo di Reggio Emilia fu quando, lasciato il periodo feudale, la città diventa un libero comune, passando poco dopo sotto il dominio della famiglia d’Este dal 1406. Molti edifici e monumenti risalgono a quel periodo: La Basilica della Ghiara, ad esempio, è la chiesa più importante, nata grazie ad un apparente miracolo accaduto nel lontano XVI secolo e costruita durante il governo del duca Alfonso II d’Este.  I secoli successivi furono costellati da guerre e da saccheggi, tuttavia ciò che rimane ancora oggi sono gli importanti palazzi ed edifici religiosi edificati durante i periodi di pace, ad espressione della grande operosità degli abitanti.
Reggio Emilia si lega poi alla storia italiana solo nel 1797, quando proprio qui venne proclamata la Repubblica Cispadana con l’adozione del tricolore italiano e, successivamente,  nel ventennio fascista, quando lo spirito di resistenza dei reggiani culminò con la lotta per la liberazione (che valse alla città la decorazione con la medaglia d’oro al Valor militare).

I Viaggi di Benedetto Morini