La Città e la Storia.

LA CITTA’

Famosa per essere la patria della Ferrari e culla della gastronomia, è anche patrimonio dell’Unesco e ricca di tesori architettonici. Al centro della Regione Emilia Romagna, Modena si estende longitudinalmente nella Pianura Padana, cinta dai fiumi Secchia e Panaro, e sull’Appennino settentrionale. E’ caratterizzata da un onnipresente mix di tradizione e modernità. Il visitatore può facilmente passare dalla bellezza senza tempo di Piazza Grande alla nuova struttura espositiva dedicata ad Enzo Ferrari, a forma di cofano di automobile, mentre assapora le eccellenze del territorio, come l’aceto balsamico, il parmigiano-reggiano o le tigelle. La città può essere visitata in qualsiasi stagione. La primavera e l’autunno, per il loro clima, sono perfette per godere di alcune giornate all’aria aperta.

 

UN PO’ DI STORIA

Sebbene ci siano testimonianze di insediamenti già in epoca preistorica, il fulcro di quello che diventerà la città di Modena, nasce in epoca romana, nel 183 A.C. per la precisione, come colonia col nome di Mutina. Divenne ben presto un importante centro agricolo sulla Via Emilia.
Dopo un periodo di decadenza tra la fine dell’Impero romano e le successive invasioni barbariche, vede la rinascita in epoca medievale intorno all’Anno Mille: è in questo periodo che iniziarono i lavori per l’edificazione della cattedrale romanica e nel 1126 era già libero comune.
A causa del troppo fermento creato da un susseguirsi di lotte intestine, si decise di porla sotto il dominio della signoria degli Estensi che la governarono fino al 1796. Nei primi anni proseguirono però le lotte con città vicine, ricordiamo che nel Trecento, a capo del comune troveremo Passerino Bonacolsi, famoso nella zona per avere come simbolo la Secchia Rapita, celebrata poi dal Tassoni nel poema omonimo. Dalla metà del XIV secolo l’autorità estense fu comunque riaffermata definitivamente. Gli anni della guida estense definirono un periodo di splendore in cui il nucleo urbano si ampliò e vennero tracciate le strade del centro storico secondo il “modello a scacchiera” della vicina Ferrara.
Nel 1598, Modena, divenne capitale del Ducato degli Estensi con Cesare I, che era stato costretto dal papato ad abbandonare Ferrara  e venne arricchita di numerosi edifici religiosi e civili che conferirono alla città un aspetto maestoso e solenne. Al tempo il Ducato di Modena si estendeva fino a Reggio Emilia da un lato e al mar Tirreno dall’altro diventando fulcro fondamentale per i traffici commerciali. Uno dei personaggi chiave del periodo di Modena capitale, fu Francesco I, che, oltre ad essere un abile politico e condottiero,  commissionò la costruzione del Palazzo Ducale e fu mecenate di diversi artisti presenti a corte.
Nel XVIII secolo ritroviamo Modena come sede della repubblica Cispadana e ospitò diverse volte Napoleone Bonaparte sia come console che come imperatore. Nel XIX secolo la dinastia austro-estense si impegnò nell’ammodernamento della città che, nel 1900, subì un cambiamento totale dell’assetto urbanistico con l’abbattimento della cinta muraria sostituita dalla circonvallazione alberata tuttora esistente. Da allora si ricordano alcune visite di Sovrani (Vittorio Emanuele II e III); il ruolo della prestigiosa Accademia Militare, in cui si formarono moltissimi generali dell’esercito; la fondazione della scuderia Ferrari nel 1929 e la Resistenza partigiana durante la Seconda Guerra mondiale che fece guadagnare alla città la Medaglia d’Oro.
Oggi Modena è famosa nel mondo soprattutto per il bel canto di Luciano Pavarotti e Mirella Freni, per la tradizione motoristica (Ferrari, Maserati), per le eccellenze culinarie e per il suo Duomo che dal 1997 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

I Viaggi di Benedetto Morini